Lauren Weisberger, Il diavolo vince a Wimbledon (The Singles Game), Piemme 2016
Lauren Weisberger sa come raccontare l’alta società, questo è innegabile. Stavolta la vicenda si svolge nell’ambiente del tennis professionistico, coacervo di vip per definizione.
La talentuosa Charlotte Silver, giovane tennista dai sani principi, dopo un grave infortunio si lascia tentare da una carriera fatta non solo di bravura ma anche di piccoli soprusi, tanto marketing e perfino un po’ di doping, ma naturalmente nel finale si riscatta liberandosi di tutte le bugie e del viscido allenatore al quale si era rivolta per il restyling della sua immagine.
Non mancano le descrizioni dettagliate degli abiti, marchio di fabbrica di L.W., e le storie d’amore, prima con il campione bello ma superficiale (e straniero, come ti sbagli) e poi con il giovane tennista americano onesto e specchiato.
Da segnalare, in linea con gli sviluppi della politica mondiale, il gradito ritorno dei russi cattivi nella persona della rivale della protagonista, bella e stronzissima.