Candace Bushnell, Golden Girl (titolo originale Killing Monica, Piemme 2015)
Monica è bionda, perfetta, bellissima e tutto quello che fa le riesce. È protagonista di quattro romanzi, un paio di film; la sua faccia è ovunque, su vestiti, tazze, cosmetici. Eppure qualcuno vuole ucciderla: per la precisione la donna che l’ha inventata, la scrittrice PJ Wallis, non ne può più di lei e vorrebbe farla fuori. Ma PJ detta Pandy non ha più controllo su Monica di quanto ne abbia sulla propria vita, vale a dire quasi zero; è alle prese con un divorzio economicamente catastrofico e vorrebbe tanto essere presa sul serio come autrice di romanzi storici, ma pare che il mondo da lei voglia solo Monica. Riusciranno l’editore, la produzione del film e l’amica-nemica SondraBeth, l’attrice che dà corpo a Monica, a impedirle di distruggere tutto?
La premessa del nuovo romanzo di Candace Bushnell (l’autrice di Sex and the City) è abbastanza interessante e spiritosa, anche se poi la storia segue i binari classici di quasi tutta la commercial women’s fiction, con la protagonista che tocca il fondo per poi risalire alla grande. C’è di buono che Candace non è più una ragazzina e per fortuna non lo è nemmeno Pandy; per fortuna nessuna delle due crede nel principe azzurro (che difatti non arriva). Resta, come sempre nei libri della Bushnell, un filo di disagio: apparentemente per l’autrice il primato morale appartiene ai nati ricchi, agli old money come Pandy (anche se decaduti).
Sarà.