Rebecca Raisin, La piccola libreria sulla Senna (The little bookshop on the Seine), Piemme 2017
Sospendete l’incredulità, se potete: qui è tutto delizioso, pittoresco, a tratti incantevole. Non si leggono dei libri, ci si innamora dei protagonisti (per forza: è obbligatorio). Perfino la monumentale pasticceria Ladurée sugli Champs Elysées diventa piccola, probabilmente per aumentare il senso di cosiness. Qui è possibile che due libraie, una che vive a Parigi e l’altra nel Connecticut, si scambino i negozi (deliziosi e accoglienti, ça va sans dire) in barba a leggi, regolamenti e permessi di soggiorno. Le francesi sono tutte belle ed eleganti, le amiche americane rimaste a casa pure, e in più sono LA FAMIGLIA. Il fidanzato poi è alto, bruno, bello e fa il reporter d’assalto (l’equivalente moderno dell’aviatore di Liala).
Insomma, è un rosa che più rosa non si può: solo per veri cultori del genere.
L’ha ribloggato su backup.